martedì 15 ottobre 2013

Giappone: i robot credono in Buddha!!!

Tokyo è una grande metropoli, luogo di grattacieli altissimi e luccicanti, strade piene di luci e di colori, di scritte indecifrabili e di immagini elettroniche . A Tokyo mi ha colpito il silenzio!
Il silenzio è lungo le strade. Le auto sono pochissime e le poche presenti non fanno rumore.
Anche le persone , tutte vestite nello stesso modo, di nero o di blu , in giacca e pantaloni con camicia bianca, camminano sui marciapiedi, con un ordine quasi surreale, un flusso monocolore, molti con la mascherina. Non si rivolgono la parola, sembrano dei piccoli robot che devono raggiungere la meta nel più breve tempo possibile e così forse per non perdere tempo non si parlano , non si fermano, non si guardano in giro. Nelle ore di punta un vigile si posiziona negli attraversamenti pedonali ed emette tre fischi per far fermare la folla a semaforo rosso e poi fischia di nuovo a semaforo verde, e tutti ripartono.
Il silenzio è nei luoghi comuni, come in metropolitana dove nessuno parla, nessuno ride…mai. E’ vietato parlare al cellulare e così tutti scrivono messaggi oppure dormono, seduti o in piedi, mentre il treno li porta a destinazione. Il silenzio è nei ristoranti, perché anche se due persone pranzano insieme e si rivolgono la parola lo fanno con un tono di voce così sottile che è quasi impercettibile.
Tokyo è la capitale dell’ordine, della precisione e della pulizia.
L’ordine è ovunque come agli ingressi della metropolitana. Le persone non si “mischiano”. Sul pavimento è ben evidenziato dove posizionarsi per salire o scendere le scale e dove sarà la porta d’entrata del metro, così la fila si forma precisissima e c’è una persona addetta a spingere delicatamente la fila nei vagoni della metropolitana nelle ore di punta …. lo fa con i guanti bianchi! Tutto è automatizzato, è il luogo dove ho visto più macchinette automatiche, per qualsiasi cosa! Acquistare biglietti dei mezzi pubblici è facilissimo e non importa se sbagli l’importo , all'uscita paghi la differenza.
La precisione è nei taxi che aprono e chiudono le portiere automaticamente. La precisione è nell'esporre qualsiasi cosa. Il cibo è esposto con riproduzioni reali fatte in cera o in plastica. Caramelle, biscotti, bevande e frutta nelle bancarelle, tutto in fila, tutte in ordine di colore, di grandezza. 

La precisione è il treno veloce Shinkansen che puntuale ed impeccabile come un proiettile attraversa tutto lo stato giapponese.
La pulizia poi è eccellente. Non c’è nulla fuori posto. Non c’è nulla gettato per strada, anche se non ci sono cestini dell’immondizia. Non ci sono muri scritti o sporchi. I luoghi comuni, compresi i servizi igienici, sono incredibilmente asettici. Non si può fumare per strada perché disturbi le persone che ti camminano di fianco o dietro. Ci sono delle aree indicate ma sembrano “gli angoli dei peccatori!”.
E quando piove il silenzio aumenta e la perfezione sale all’apice . All’entrata e all’uscita di qualsiasi luogo ci sono sacchetti appositi per inserire l’ombrello bagnato , così per terra rimane pulito ed asciutto ovunque. Nei centri commerciali poi un jingle avvisa le commesse che fuori piove e così coprono la busta del tuo acquisto con un sacchetto sigillato di plastica antipioggia!






La sera e la notte la situazione cambia. Sono i giovani ragazzi che affollano le vie straordinariamente illuminate da sembrare pieno giorno. L’incrocio di Shibuya è emozionante. Migliaia di persone che attraversano la strada nello stesso momento in quattro direzioni differenti e finalmente ….. si incontrano, si parlano, ridono! Sono colorati e alcuni sembrano quasi dei personaggi di cartoni animati. Le ragazze amano i locali dove per qualche yen possono noleggiare i vestiti ed il trucco dei loro personaggi preferiti e così passano la serata a trasformarsi in un cartoon e a farsi fotografare. Nei locali cenano con allegria, sempre molto educati e rispettosi nei confronti degli altri tavoli.
La gentilezza del personale dei locali e dei negozi sembra quasi esagerata per la loro giovane età. Gli inchini e gli Arigatò (grazie !) sono così tanti da imbarazzarti!

Ma poi arriva la tradizione!. La città alterna la sua modernità a palazzi storici, a Templi Shintoisti e Buddisti. Basta poi spostarsi e a qualche ora di treno , visitare Nikko , Kyoto e Nara luoghi così antichi e frequentati da travolgerti completamente in un misticismo mai provato.
Gli edifici e i loro giardini sono di una bellezza e di una ricchezza rara. Il fumo ed il profumo dell’incenso posto prima dell’ingresso del tempio insieme all’acqua che purifica l’anima, ti trasportano in una contemplazione inaspettata.
La straordinaria ricchezza di questi Templi, di queste Pagode con colori strepitosi, rosso, arancione, oro, verde ; di queste statue che raffigurano persone, animali, oggetti e naturalmente il Buddha; tutto ha un significato, tutto dà senso alla vita, tutto scaccia il male e accoglie il bene.

La meravigliosa natura che li circonda e le innumerevoli persone che li frequentano rendono questi luoghi pieni di quella spiritualità che forse lì ancora esiste.






















Le Gheishe (dette ormai Geiko o Maiko) danno ancor di più un tocco di colore e di tradizione vera, antica. Immagini con loro il tempo dei Samurai. Sono così particolari. Il trucco, perfetto per nascondere un non so che di malinconia ed il Kimono dai colori cangianti, le rendono così belle da non poter fare a meno di fotografarle.











Un paese estremamente futuristico in tutto ciò che è elettronica e organizzazione ma altrettanto tradizionale, asettico ma tanto colorato, caldo e spirituale … questo è il Giappone!












 Laura, ottobre 2010









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